Era coperto da vari strati di
tinteggiatura. Quando sono stati fatti i primi saggi, è venuto
fuori un prezioso affresco del XVII secolo: tre quadri sulla
vita di Gesù che raffigurano le nozze di Cana, la
moltiplicazione dei pani e dei pesci, la peccatrice che lava i
piedi a Gesù. I dipinti impreziosivano le pareti di quello che
era stato il refettorio del convento di San Francesco oggi
caserma Ruggero Settimo dell'esercito. L'ex refettorio è stato
trasformato all'inizio del Novecento in un teatro e poi in una
sala cinematografica.
La scoperta e la storia di quell'affresco sono state
presentate dal generale Maurizio Angelo Scardino, alla presenza
dell'assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo
Scarpinato, e alla presidente delle Vie dei Tesori, Laura
Anello. Le Vie dei Tesori avevano raccolto i fondi per il
recupero e il restauro del tetto dell'antico refettorio. Nello
stesso spazio durante lavori di manutenzione, coordinati dalla
Sovrintendenza ai Beni culturali, sono stati scoperti i dipinti
attribuiti a Gaspare Vazzano detto lo "Zoppo di Gangi" come
Giuseppe Salerno un altro pittore quasi coetaneo e attivo nello
stesso centro.
Gli affreschi sono in discrete condizioni ma con ampie lacune
e saranno restaurati. Per questo sono stati candidati al
programma Art Bonus del ministero che consente ai privati di
finanziare questo tipo di interventi.
La caserma Ruggero Settimo, dove sono state fatte le
scoperte, ospita dal luglio 2021 il polo informativo, espositivo
e culturale dell'esercito. Su un lato della caserma, gli archi
dell'antico chiostro furono tompagnati. Si sono però salvati e
restaurati con un finanziamento della Fondazione Sicilia altri
dipinti dell'inizio del XVIII secolo su momenti storici della
vita di San Francesco di Paola.
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