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Caravaggio rubato: una serata sul mistero della Natività

Caravaggio rubato: una serata sul mistero della Natività

Il 15 ottobre un video inedito sarà proiettato al Teatro Biondo

PALERMO, 14 ottobre 2019, 16:05

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una serata per il Caravaggio rubato. L'hanno organizzata gli "Amici dei musei siciliani" di cui è presidente Bernardo Tortorici di Raffadali. La storia della "Natività", trafugata dall'oratorio di San Lorenzo tra il 12 e il 17 ottobre di cinquant'anni fa, presenta ancora molte zone d'ombra. I collaboratori di giustizia hanno dato versioni contrastanti sul furto e soprattutto sulla fine del prezioso dipinto. Francesco Marino Mannoia ha sostenuto che l'opera sarebbe stata distrutta da ladri maldestri e data in pasto ai maiali. Gaetano Grado ha invece riferito che il quadro sarebbe finito in Svizzera tagliato in vari pezzi.
    Tra tanto mistero, l'unica certezza è che il Caravaggio sarebbe finito nelle mani della mafia la quale avrebbe tentato una "trattativa" per restituirlo. Ne parla il parroco del tempo, monsignor Benedetto Rocco, in un'intervista inedita rilasciata nel 2001 (due anni prima di scomparire) al regista Massimo D'Anolfi. Il video sarà per la prima volta proiettato in pubblico il 15 ottobre al teatro Biondo nel corso di una serata alla quale interverranno anche investigatori e il magistrato Marzia Sabella. Monsignor Rocco ha raccontato di avere ricevuto due lettere dagli emissari della mafia che chiedevano di avviare la trattativa. Il sacerdote ha aggiunto anche di averne parlato con il sovrintendente ai Beni culturali del tempo, Giuseppe Scuderi, il quale è stato di recente sentito dai carabinieri del nucleo per la tutela dei beni culturali. Scuderi ha dato una versione diversa: sostiene di non essere mai stato informato di contatti con uomini della mafia.
   

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