Il 19 aprile alle 21, al cinema De
Seta dei Cantieri culturali alla Zisa, a Palermo, sarà
proiettato "Totò che visse due volte, film del '98 di Daniele
Ciprì e Franco Maresco, preso di mira dalla Commissione censura,
che lo bloccò giudicandolo blasfemo e "degradante per la dignità
del popolo siciliano, del mondo italiano e dell'umanità",
giudizio che contribuì al processo intentato ai due registi per
vilipendio alla religione cattolica, dal quale Ciprì e Maresco
furono assolti.
Il film, che esce nella versione restaurata dalla Cineteca di
Bologna, "era effettivamente scandaloso, ma per i motivi
opposti. In un mondo - scrive Nicola Lagioia - che ha cessato di
interrogarsi sulla forza, la bellezza, il mistero del messaggio
evangelico, niente risulta più provocatorio e scandaloso di chi
questa indagine tenta invece di farla".
La proiezione sarà introdotta da Maresco e dal critico
cinematografico Emiliano Morreale.
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