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Demolizione e bonifica "ecomostro" di Punta Pirastu a Cabras

Demolizione e bonifica "ecomostro" di Punta Pirastu a Cabras

Ruspe per abbattere strutture abusive con amianto

CABRAS, 29 novembre 2022, 17:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Via ai lavori di demolizione e bonifica dall'amianto degli immobili abusivi di Punta Pirastu, un "ecomostro" sorto sulla riva orientale dello stagno di Cabras, in una zona Sic di salvaguardia dell'habitat. Lo stabile, composto da più fabbricati, è costituito da capannoni e locali magazzino che negli anni passati erano destinati a ovile e utilizzati da aziende locali. La vicenda ha avuto anche strascichi giudiziari. Il comune di Cabras ora è entrato in azione dopo essersi aggiudicata due finanziamenti: il primo è un contributo di 90 mila euro da parte del ministero dell'Interno per la demolizione di opere abusive. Il secondo è un finanziamento regionale di 160 mila euro per interventi di bonifica dell'amianto, per un totale di 250 mila euro.

"Oggi è una giornata storica, perché - spiega il sindaco Andrea Abis - si chiude un capitolo critico da decenni e che si è sviluppato nelle aule dei tribunali fino alla ingiunzione all'ente comunale di provvedere alla demolizione della struttura abusiva e al completo smaltimento dei rifiuti, in maniera particolare quelli speciali in amianto. Finalmente si pone termine a un problema di legalità e di impatto ambientale e di salute che da troppo tempo interessa questo angolo di paradiso". L'intervento prevede la rimozione di 4 mila metri cubi di volumi abusivi e 1.500 metri quadri di coperture in lastre di amianto.

Tra febbraio e marzo del 2021 nel lungo stagno, da fine via Gallura alla località Sa Mestia, in zona Pauli 'e Sali, a seguito di un monitoraggio ambientale è stata eseguita una raccolta di rifiuti urbani e non urbani, di tipo normale e speciale, per un totale di 800 chili di secco indifferenziato, 80 chili di plastica, 280 chili di ingombranti, 80 chili di vetro, 350 chili di ferro, 3 batterie d'auto e 920 chili di pneumatici. Nella zona era presente da tempo anche una grande quantità di amianto, per un totale di 20.740 chili, smaltiti con un costo di 25 mila euro. Tra le zone bonificate anche una discarica che era stata scoperta a San Giovanni di Sinis durante una giornata ecologica. 

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