Stanziamenti per opere pari a 275
milioni di euro sul triennio 2023/2025, 109 milioni per
investimenti già dal prossimo anno. E inserimento nelle
programmazione pluriennale di gran parte degli oltre 468 milioni
di euro di risorse vincolate per interventi infrastrutturali.
È quanto previsto dal bilancio di previsione 2023 e dal
programma triennale delle opere approvati, dal Comitato di
Gestione. In tutto oltre 600 mln messi a correre per la crescita
dei porti sardi. A partire dal porto di Arbatax: confermata, per
lo scalo ogliastrino, la previsione di opere di banchinamento
(20 milioni) e di ripristino della stazione marittima (8
milioni).
A Olbia verrà finanziata una prima quota degli oltre 50 milioni
di euro per i lavori di escavo della canala di accesso e delle
aree fronte banchina. Altri 11 milioni verranno destinati al
completamento di porto Cocciani.
Presenti in bilancio anche i 47 milioni di euro programmati
nello scalo di Porto Torres (escavi, travel lift, Antemurale,
mercato ittico ed altre opere manutentive), i fondi, già
stanziati, per la portualità di Cagliari, con la previsione per
l'ampio processo di trasferimento del traffico ro-ro sul Porto
Canale, la creazione del polo della cantieristica, 3 milioni su
Oristano per la riconversione dell'ex caserma dei Vigili del
Fuoco in stazione marittima e uffici dell'AdSP.
È poi circa 2 milioni su Portovesme per la manutenzione delle
banchine e la realizzazione dell'impianto di videosorveglianza.
Altri due milioni verranno ripartiti tra il porto di Golfo
Aranci per la pavimentazione portuale, e quello di Santa Teresa,
per il potenziamento e l'elettrificazione delle banchine.
"Sono investimenti - spiega Massimo Deiana, presidente
dell'Authority - che candidano l'ente a locomotiva trainante
della ripresa economica e del rilancio del territorio di
riferimento, ma anche a volano della rivoluzione resiliente sul
complesso tema della sostenibilità delle infrastrutture e di una
competitività sulla quale, alla luce delle performance dei
traffici dell'anno in corso, siamo piacevolmente chiamati ad
alzare il tiro".
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