"Chiediamo una giustizia esemplare
per mio padre. La tragedia di cui è rimasto vittima è di una
gravità assoluta". Lo dichiara Vincenzo De Benedictis, figlio di
Giovanni, l'uomo di 77 anni travolto e ucciso da un'auto pirata
ieri mentre in sella alla sua bici percorreva la provinciale 240
tra Rutigliano e Conversano, nel Barese. I carabinieri,
coordinati dalla procura di Bari che ha aperto un'inchiesta per
omicidio stradale con l'aggravante della fuga e della omissione
di soccorso, sono a lavoro per identificare l'uomo che era alla
guida della vettura. Si tratta di una Mercedes Classe A di
colore grigio.
"Mio padre conosceva come le sue tasche quella strada ed era
estremamente prudente, tanto da viaggiare a bordo strada ma
nonostante ciò, è stato tamponato dall'auto pirata", continua il
figlio del 77enne secondo cui "il guidatore procedeva a una
velocità spropositata" visto che "mio padre ha fatto un volo di
25 metri". "Non è accettabile che chi ha causato con enormi
responsabilità un incidente del genere non si fermi a prestare
soccorso e lasci un povero pensionato esanime sull'asfalto",
aggiunge. Poi conclude: "Speriamo che chi ha provocato
l'incidente sia presto identificato: una condotta che va
perseguita con ogni mezzo, per la memoria di mio papà e per la
pubblica sicurezza. Bisogna dare un segnale forte di tolleranza
zero a queste condotte sulla strada". I funerali del 77enne
saranno celebrati domani mattina nella chiesa dedicata a San
Francesco da Paola a Capurso (Bari), suo paese di origine.
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