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CRV - Transumanza patrimonio culturale immateriale dell’umanità: via libera unanime

PressRelease

CRV - Transumanza patrimonio culturale immateriale dell’umanità: via libera unanime

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Oggi, in Consiglio regionale del Veneto

21 luglio 2020, 16:43

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

CRV – Via libera unanime alla valorizzazione del demanio armentizio, delle vie del pascolo, al riconoscimento della transumanza come patrimonio culturale immateriale della umanità

(Arv) Venezia 21 lug. 2020 -    Il Consiglio regionale del Veneto ha votato all’unanimità il Progetto di Legge per il recupero, la valorizzazione del demanio armentizio e delle vie del pascolo, per il riconoscimento della transumanza quale patrimonio culturale immateriale della umanità, che era stato licenziato dalla Terza commissione consiliare.

Il provvedimento è stato relazionato in aula da Nicola Finco: “Il Progetto di Legge punta sì al riconoscimento della transumanza come patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, ma soprattutto vuole valorizzare le antiche vie di pascolo e fare un’analisi del patrimonio armentizio esistente. Accordiamo così la giusta attenzione al mondo che gravita attorno all’agricoltura di montagna, per permettere a chi vi opera di poterlo fare in piena serenità. Questa è la prima legge regionale che persegue i fini sopra rappresentati: il Veneto, ancora una volta, si dimostra capofila e precursore a livello nazionale”.

Per Graziano Azzalin (PD), vicepresidente della Terza commissione: “La transumanza è un rito che si perde nel tempo e che si rinnova costantemente, è un prezioso elemento di collegamento tra la città e la campagna, produce effetti benefici per la nostra economia. Appoggio convintamente questa legge ed invito il Presidente Ciambetti ad attivarsi in seno alla Conferenza delle Assemblee legislative regionali affinché possa essere mutuata anche da altre regioni”.

Cristina Guarda (Europa Verde) ha evidenziato “l’importanza di trovarci oggi in sintonia nel valorizzare la transumanza, una pratica che ha ritmato il susseguirsi delle stagioni nel corso della Storia e che ha creato legami molto stretti con la comunità. Rivendico in particolare la funzione agricolo- zootecnica della transumanza, spesso sottovalutata ma utile per valorizzare gli allevamenti del bestiame, con ricadute positive anche sotto l’aspetto lavorativo. Va perseguita l’innovazione tecnologica nel settore e incoraggiate le sinergie tra allevatori e territorio, soprattutto in questo momento particolarmente difficile dovuto all’emergenza sanitaria”.

Il vicepresidente della commissione consiliare Ambiente, Andrea Zanoni (PD), ha ricordato “la funzione sociale ed economica della transumanza, una tradizione millenaria che avvicina l’uomo alla natura e ai suoi cicli. Faccio presente che l’articolo 9 della legge prevede espressamente che la transumanza debba rispettare i regolamenti di polizia veterinaria e gli habitat naturali”.

Stefano Valdegamberi (Tzimbar Earde) ha denunciato come “la transumanza sta scomparendo per la mancanza di leggi adeguate, che non affrontano il vero problema che affligge le nostre montagne: la presenza dei grandi carnivori che vivono senza controlli e che fanno strage delle greggi”.

Nazareno Gerolimetto (LN) ha accusato gli ambientalisti “di aver cavalcato in alcuni casi battaglie estreme che hanno solo danneggiato il nostro territorio di montagna: bisogna difendere con più forza il lavoro e le imprese che vivono in simbiosi con l’ambiente”.

Patrizia Bartelle (VES) ha invitato ad “accantonate sterili contrapposizioni ideologiche che non portano da nessuna parte. Dobbiamo investire sugli uomini e sulle donne che vivono e che lavorano in montagna, come pastori e allevatori, affinché possano continuare a essere sentinelle dei territori. Va promosso un Tavolo tecnico di confronto per difendere le zone più fragili, come quelle montane”.

Simone Scarabel (M5S) ha spiegato di aver sottoscritto “con convinzione questo Progetto di Legge che valorizza la transumanza, garantendo alle generazioni future le positive esperienze da noi vissute ammirando il transito delle greggi, nel contesto di un ambiente naturale. Dobbiamo snellire la burocrazia che soffoca il lavoro della pastorizia e tutelare i percorsi armentizi”.

Orietta Salemi (CpV) ha invitato a tornare sugli obiettivi della legge: “il riconoscimento di una tradizione identitaria come la transumanza, che ha un importante valore sociale, economico e culturale”.

In dichiarazione di voto, conclusa la discussione generale, Pietro Dalla Libera (Veneti Uniti) ha espresso “il voto favorevole su una legge importante sotto l’aspetto culturale, ambientale, turistico, che tutela le nostre tradizioni”. 

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