"La presa di posizione del sindaco
di Torino Lorusso e del presidente della Regione Cirio fanno ben
sperare per un eventuale e non affatto astratto coinvolgimento
di Torino e, soprattutto, delle valli olimpiche, in vista delle
Olimpiadi invernali del 2026. Ora tutto il territorio piemontese
si mobiliti". Lo afferma Giorgio Merlo, sindaco di Pragelato
(Torino) e consigliere nazionale Anci, secondo il quale "la
presa di posizione dell'assessore Regionale allo Sport Fabrizio
Ricca va sostenuta con forza e con convinzione. E questo non
solo perché segna una costruttiva e proficua 'convergenza
istituzionale' tra il capoluogo subalpino e la Regione ma anche,
e soprattutto, perché di fronte alle note e conosciute
criticità tecnico/logistiche e i ritardi delle sedi che si sono
aggiudicate le Olimpiadi del 2026, forse si impone anche una
riflessione: e cioè, come risparmiare il più possibile
l'ingente dispendio delle risorse pubbliche?".
Giorgio Merlo osserva come "sia noto a tutti che le valli
olimpiche, da Cesana Torinese a Pragelato, conservano impianti
che possono essere nuovamente utilizzati con investimenti molto,
ma molto inferiori a quelli richiesti e pianificati per Milano e
Cortina. Per questi semplici motivi il cosiddetto 'dossier
olimpico' non può non essere rivisto e aggiornato. L'appoggio
delle valli olimpiche, come ovvio e scontato, non può che
essere convinto, forte e determinato. Forse è giunto anche il
momento affinché una politica non ancorata a schemi ideologici e
populisti ritorni ad avere il sopravvento. È arrivato, cioè,
il momento per invertire la rotta. E la possibile riapertura del
'dossier olimpico' potrebbe essere la prima avvisaglia positiva
ed incoraggiante. Un modo per far sì che Torino e il Piemonte
ritornino a giocare un ruolo nazionale significativo e
specifico".
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