E' arrivato oggi a Torino il Treno
del Ricordo, convoglio storico partito sabato scorso dalla
stazione di Trieste per ricordare le condizioni di viaggio degli
esuli giuliani e dalmati. Un viaggio, come lo ha definito il
ministro Paolo Zangrillo nel suo saluto, "che diventa il simbolo
dei sacrifici compiuti da chi ha visto con i propri occhi
quell'inaccettabile massacro e ha dovuto fare i conti con il
dolore e la sofferenza causati in nome di una ideologia: donne e
uomini a cui è stata strappata con violenza la vita, ma non
l'identità, il sentirsi parte di una comunità, quella italiana".
Sul treno, che proseguirà il viaggio con altre nove tappe
fino a Taranto, è allestita una mostra che è stata visitata da
Zangrillo con l'assessore Maurizio Marrone della giunta
regionale piemontese.
"La Regione Piemonte - ha sottolineato Marrone - è stata la
prima in Italia a issare le bandiere di Fiume, dell'Istria e
della Dalmazia dai pennoni istituzionali del grattacielo
regionale il 10 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo.
Gli esuli erano persone di diverse fedi politiche e di diverse
storie personali, però accomunate dall'essere italiane. Anzi,
sono stati italiani due volte: la prima per nascita e la seconda
per scelta".
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