Con il blocco del Superbonus,
aumentano le richieste di assistenza di proprietari di case e
imprese per "liti dovute ai bonus edilizi". Lo sottolinea
l'avvocato Patrizia Polliotto, presidente di Unc (Unione
nazionale consumatori) Piemonte.
"Lo stop forzoso dei cantieri in regione dovuto al blocco della
cessione dei crediti ai costruttori - spiega il legale - ha
prodotto una serie di problemi ulteriori quali l'aumento del
rischio furti per via dei ponteggi di fatto abbandonati. Il
contenzioso giuridico rischia di gravare, a procedimenti
conclusi, in media dai 500 ai 1.000 euro pro capite per edifici
con una media di 20 appartamenti cadauno. Chiaro è che le unità
abitative con minor numero di alloggi, ai fini degli oneri
legali, sono in quota parte le più penalizzate. Così come le uni
o le bifamiliari, ove i componenti mono o bireddito si
confrontano già da un triennio con l'aumento costante del costo
della vita".
Secondo la presidente di Unc Piemonte, inoltre, "il
caro-energia privato e legato al teleriscaldamento ha già
compromesso la tenuta dei bilanci condominiali: ai quali la
spesa per controversie edilizie rischia di assestare il colpo di
grazia, con un rischio maggiore di potenziali esecuzioni
immobiliari".
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