(ANSA) - ANCONA, 09 FEB - Sul sistema produttivo marchigiano
nel 2022 è passato uno tsunami. Le imprese in attività sono
scese da 145.609 a 140.066, con 5.543 aziende che hanno tirato
giù la serranda per non rialzarla più. A lanciare l'allarme
l'Osservatorio Trend Marche, presentato oggi in Regione da
Intesa Sanpaolo, Confartigianato e Cna Marche. Colpisce la
differenza tra le imprese iscritte all'Albo e quelle attive: le
prime sono 157.892, le seconde 140.066. Significa che 17.826
imprese sono registrate, ma non hanno avviato l'attività,
probabilmente in attesa di tempi migliori". Nel 2022 è stato il
commercio a registrare il maggior calo di imprese attive
(-2.186) seguito dall'agricoltura (-1.152), dalle costruzioni
(-902) e dal manifatturiero (-764). A chiudere sono state le
imprese individuali (-5.662) e solo in parte le società di
persone (-686), mentre le società di capitali attive sono state
823 in più. Il sistema produttivo marchigiano, secondo
l'analisi, stilata con l'apporto di Università Politecnica delle
Marche e Università di Urbino, perde pezzi ma tende a
modernizzarsi. A lanciare un segnale di ottimismo per il futuro,
c'è un costante incremento dei ricavi nel 2022 per le imprese
artigiane e le piccole e medie imprese che sono rimaste sul
mercato. Nel terzo trimestre i ricavi sono aumentati del 20,1% e
gli investimenti del 15,9%. In crescita ricavi (+25,8%) e
investimenti delle imprese edili sulla spinta del Superbonus e
della ricostruzione post sisma rispetto agli altri settori:
+10,5% delle manifatture e +8,5% dei servizi. (ANSA).
Trend Marche: nel 2022 tsunami su sistema produttivo
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