"Ripartendo dal legame tra l'uomo e
la natura, oggi così come è avvenuto nel corso della storia, le
Marche, con Pesaro capofila, riscoprono e rilanciano il proprio
valore, che deve rappresentare per i marchigiani una nuova leva
e per i visitatori uno stimolo ulteriore a conoscere e
innamorarsi della nostra terra". Così il presidente della
Regione Francesco Acquaroli alla cerimonia di apertura di Pesaro
Capitale italiana della Cultura 2024 alla Vitrifrigo Arena, alla
quale sono intervenuti, tra glia altri, il presidente della
Repubblica Sergio Mattarella e il ministro della Cultura Gennaro
Sangiuliano.
"Tutte le Marche dunque - ha aggiunto - possono riconoscersi
in questa importante attestazione per la quale mi sento di
ringraziare l'amministrazione comunale, l'intera provincia e
tutte le maestranze e i volontari. La Regione è al vostro fianco
e vi sostiene in questo percorso, con la certezza che sarà un
anno straordinario per Pesaro e per tutte le Marche".
La Capitale italiana della Cultura, "riconoscimento per la
prima volta nelle Marche, che ci rende particolarmente fieri e
orgogliosi". Le Marche sono "territorio che, da sempre, ha
declinato la cultura sotto molteplici espressioni. Siamo nella
terra di Gioachino Rossini, ma anche di Raffaello Sanzio, di
Donato Bramante, di Federico da Montefeltro. Personaggi illustri
che, nel corso dei secoli, hanno contribuito ad accrescere il
patrimonio nazionale ed internazionale, influenzandone i
rispettivi ambiti, lasciando in eredità grandi opere e una
profonda ricchezza". "Le Marche tutte - ha continuato - tutte
sono terra di cultura. Uscendo dalle terre pesaresi, non
possiamo non ricordare l'opera immensa di Giacomo Leopardi, il
contributo artistico di Gentile da Fabriano, dei De Magistris,
ma anche l'ingegno di chi scelse di lasciarsi ispirare dalle
Marche, come Lorenzo Lotto o Carlo Crivelli. Tante altre figure
hanno contribuito alla vivacità culturale dei nostri territori,
lasciando segni tangibili che vengono esaltati e valorizzati
dalle comunità e riconosciuti in tutto il mondo: come, per
citarne solo alcuni, Maria Montessori, Nazareno Strampelli,
Enrico Mattei. Cultura, o meglio, culture. Sapienze,
innovazioni, rivoluzioni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA