Un'Europa "unita, giusta, vicina,
aperta al mondo, sicura, competitiva, colta, giovane". Sono i
capitoli del Manifesto per l'Europa di Base Popolare, movimento
che si rifà ai valori del popolarismo e che lavora per il
rafforzamento di una formula politica che vede la collaborazione
tra popolari e socialisti, una "formula Ursula", presentato oggi
ad Ancona.
Tra gli obiettivi di Base Popolare - spiega il coordinatore
nazionale e presidente del Comitato strategico Gian Mario
Spacca, ex presidente della Regione Marche - la costruzione di
una "sovranità europea, abbandonando i sovranismi nazionali".
Oltre all'ex governatore delle Marche tra i promotori del
progetto ci sono a Giuseppe de Mita, Gaetano Quagliariello e
Renzo Dellai. Tutti convinti che sia necessaria un'Europa più
forte e integrata che servano "grandi coalizioni per affrontare
una grande riforma strutturale. L'Europa - dice Spacca - oggi è
in una condizione disastrosa, è cresciuta negli ultimi dieci
anni la metà rispetto a Stati Uniti e Cina". La sovranità
europea dovrà prendere "la strada della crescita. Non bastano
più i due tradizionali punti cardinali del controllo
dell'inflazione e del controllo della spesa pubblica degli
Stati, bisogna aggiungere il terzo punto cardinale della
crescita".
"Se proseguiamo sulla strada dei sovranismi nazionali -
aggiunge -, continueremo a perdere colpi e a rallentare la
nostra velocità di crociera, che è già bassissima rispetto a
quella degli altri competitor, Cina e Usa., Quello che è
necessario è una maggiore sovranità europea. restiamo ancora più
indietro rispetto ai nostri competitor Cina e Usa".
Base Popolare nasce come associazione politico-culturale, che
raccoglie adesioni tra esponenti di vari partiti, dato che è
ammessa la possibilità della doppia tessera. Spacca parla di
"castità elettorale", intendendo che "bisogna lasciare spazio ai
giovani, mentre le persone più mature non si devono candidare".
Caratteristica del progetto è la partenza "dal basso, il legame
con i territorio" e così ci sono alcuni candidati sindaci in
varie città del sud e del nord dell'Italia e a Treia (Macerata)
nelle Marche. Alle elezioni europee, invece, ci sono candidati
"che appartengono al Pd, ad Azione e a Forza Italia" che hanno
aderito a Base Popolare.
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