"Questo viaggio ha innanzitutto un
valore tematico perché è un viaggio per ricucire l'Italia":
risponde così Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro,
coordinatore dei sindaci Pd, presidente di Ali-Autonomie Locali
Italiane, a Fano (Pesaro Urbino), alla partenza di "Testa alta e
pedalare", simbolica biciclettata lungo la vecchia via Flaminia
che porterà Ricci e un gruppo di amici e sostenitori a
raggiungere Roma in 5 giorni, con tappe di circa 70 km l'una.
Un'iniziativa che attraverserà parte del collegio dell'Italia
centrale delle elezioni europee, dove il sindaco (uscente) di
Pesaro dovrebbe essere candidato.
La tappa odierna porterà il team Ricci a Cantiano, dopo aver
attraversato il Furlo. Si prosegue domani da Cantiano verso
Gualdo Tadino e Foligno in Umbria, mentre il 21 aprile sarà la
volta di Foligno, Spoleto e Narni. Quarta tappa da Narni a
Civita Castellana, passando da Campitelli-Otricoli. Infine,
arrivo a Roma il 23 aprile, con partenza da Civita Castellana e
attraversamento di Riano.
"Abbiamo scelto - spiega Ricci - la vecchia via Flaminia, che
ha collegato storicamente Roma con l'Oriente e con l'Europa,
partendo dall'arco di Augusto di Fano, uno dei reperti storici
romani più importanti nel nostro Paese, perché vogliamo in
qualche modo ricucire l'Italia. In questo momento si sta
discutendo in Parlamento del disegno di legge sull'Autonomia
differenziata, un disegno di legge molto pericoloso perché
divide un Paese già molto diviso dal punto di vista sociale e
territoriale, e non lo divide solo tra Nord e Sud, ma rischia di
dividerlo anche tra centro e periferie, tra coste e aree
interne. E noi abbiamo un compito in più in questa parte del
Paese, ovvero il Centro, perché noi non solo siamo la 'cerniera'
che tiene unita l'Italia, ma rischiamo anche di più nel contesto
dell'autonomia differenziata. Rischiamo, infatti, di essere di
nuovo schiacciati da una questione meridionale storica, che
giustamente verrà difesa, e una questione settentrionale che
riemerge".
Gli temi sono la sostenibilità (incrociando il dossier di
Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura "la natura della
cultura") e la pace. perché oggi siamo circondati dalle guerre,
in Ucraina, in Medioriente, stiamo assistendo a un'escalation
militare che rischia di aumentare giorno dopo giorno. Quindi va
rialzata con forza anche la cultura della pace".
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