(ANSA) - JESI, 22 MAR - Il Comune di Jesi difende il progetto
della costituzione del nuovo soggetto consortile cui affidare il
ruolo di gestore unico del servizio integrato rifiuti per
l'intera provincia di Ancona, fortemente appoggiato dalla nuova
amministrazione di sinistra, insieme ai Comuni di Ancona e
Osimo, ma bocciato dalla Corte dei Conti. La magistratira
contabile, riferiscono oggi i media locali, ha rilevato la non
conformità della delibera del Consiglio comunale di Ancona, che,
come diversi altri Comuni, aveva dato seguito all'approvazione
del progetto in Ata Assemblea territoriale d'ambito lo scorso
dicembre. Rischia di naufragare, dunque, il progetto di
l'affidamento del servizio per 15 anni ad una Newco, la Corum
scarl - formata da Viva Servizi (75%), Ecofon Conero (12,5%) e
JesiServizi (12,5%) -, e la gestione di 218mila tonnellate
annuali di rifiuti prodotti potrebbe quindi andare a gara. Per
il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, "resta del tutto
intatto l'obiettivo da raggiungere, nel pieno rispetto delle
valutazioni fatte dai sindaci in Ata durante questi anni, ovvero
l'approdo ad una gestione del servizio di igiene fondata sullo
strumento di un affidamento pubblico che garantisca un alto
grado di controllo e un buon esito occupazionale". "Esclusa
pertanto l'opzione della gara . spiega - le ipotesi oggetto di
valutazione sono rappresentate dalla redazione di
controdeduzioni, oppure l'assunzione dei rilievi esplicitati
dall'organo di controllo regionale ed il riavvio del confronto
capace di riannodare elementi di natura politica ed
istituzionale". Fiordelmondo ritiene "politicamente opportuno
che alcune circostanze siano raccolte nella criticità emersa e
quindi risolte", al fine di "ricostruire un percorso di gestione
pubblica, tra quelli consentiti dal nostro ordinamento, per
affidare il servizio di igiene urbana". (ANSA).
Corte dei Conti blocca gestore unico rifiuti provincia Ancona
Sindaco Jesi: "criticità, ma resti affidamento pubblico"
