(ANSA) - MILANO, 23 FEB - Il lavoro è un "percorso a
ostacoli" per le donne in Lombardia. E' quanto energe da una
ricerca condotta negli scorsi mesi da BiblioLavoro,
l'associazione culturale della Cisl della Lombardia. Su quasi
9.300 questionari inviati alle iscritte al sindacato ne sono
ritornati 6mila compilati, tracciando un quadro da cui emerge
che valori come 'inclusione', 'parità di genere' e 'smart
working', sono "ancora un lontano miraggio". In particolare la
differenza salariale tra uomini e donne riguarda ben il 70% del
campione, che ha dichiarato di guadagnare meno del partner, con
il 60% delle lavoratrici lombarde che manifesta la propria
insoddisfazione economica.
Per il 38,2% delle lavoratrici iscritte alla Cisl della
Lombardia il salario è percerpito come un "necessario mezzo di
indipendenza" e viene prima della realizzazione personale
(21,1%).
Ma la vera "corsa a ostacoli" è la carriera. Per il 25% delle
intervistate è "lineare e in ascesa", mentre per il 44% è una
sorta di "continuo ed estenuante stop and go". La prima
necessità è di accudire i famigliari (37,2%) e per mantenere una
retribuzione soddisfacente è necessario, secondo una donna su 5,
rinunciare a creare una famiglia.
Il part-time è una libera opzione solo per l'11,5 % della
popolazione sondata, per il 59% è invece scelta obbligata per
poter accudire i figli. L'inquadramento professionale non è
ritenuto adeguato per quasi il 60% delle intervistate e le
competenze non sono valorizzate dal datore di lavoro per il
64,5% deri casi. Poi ci sono le molestie. Il 44% delle
intervistate dichiara di averle subite o di esserne stata
testimone e circa il 50% del campione afferma che nei luoghi di
lavoro non vi sia una sufficiente consapevolezza sul tema.
(ANSA).
Lavoro: Cisl, percorso a ostacoli per le donne in Lombardia
Il 70% di 6mila lavoratrici ha stipendio inferiore agli uomini
