La Filcams-Cgil di Bergamo denuncia
le condizioni di lavoro "critiche" in cui operano gli addetti
alla vigilanza dell'aeroporto di Orio al Serio, in provincia di
Bergamo, proprio mentre sono in corso le gare per affidare la
gestione dei servizi di vigilanza, oggi gestiti da
un'associazione temporanea di impresa composta da Italpol e
Sicuritalia.
"In un aeroporto da poco meno di 16 milioni di passeggeri in
transito all'anno (così è stato nel 2023), con un fatturato
totale di 200 milioni per la società che lo gestisce, cioè
Sacbo, sembrano davvero incredibili le criticità che delegati e
lavoratori ci segnalano: innanzitutto per turni e orari",
afferma Cristina Guerinoni, segretaria della Filcams-Cgil di
Bergamo, che parla di iscritti "che ci riferiscono di turni di
oltre 11 ore di media al giorno, cioè ben più di 60 ore
settimanali, per croniche carenze di personale" a fronte di
"compensi bassi", pari a 6,4 euro lordi "per chi è neoassunto".
"L'organico è perennemente carente, il turn over dei
lavoratori è infinito con la conseguenza di avere sempre
personale con limitata esperienza", afferma ancora Guerinoni,
ricordando che nel 2022 si sono avute una "trentina di
dimissioni sui circa 230 dipendenti". "Manca sempre personale,
perciò a chi resta si chiede sempre una flessibilità che va
oltremisura".
Secondo la Cgil "andrebbero individuate apposite 'indennità
aeroportuali'" per gli addetti alla sicurezza in quanto "il solo
Contratto nazionale applicato non è più adatto al lavoro e ai
ritmi da sostenere in aeroporto, almeno non in quello
bergamasco". Una lacuna che andrebbe "colmata dalla
contrattazione integrativa provinciale che necessita una
profonda rivisitazione. Per provare a compierla, già a fine
febbraio partirà un tavolo di confronto con le parti datoriali",
conclude Guerinoni.
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