Il caldo record di questi giorni
non ferma lo shopping in via della Spiga, nel Quadrilatero della
moda di Milano, dove sono soprattutto i turisti stranieri a fare
compere. Quest'estate nei negozi delle griffe della moda mancano
però i russi, che non arrivano più a Milano per lo shopping di
lusso a causa delle sanzioni scattate dopo l'aggressione
all'Ucraina.
"Milano soffre un po' la mancanza dei turisti russi - spiega
la commessa di un noto marchio del lusso italiano - non è un
bene. A causa delle sanzioni decidono di andare a fare shopping
in Turchia o a Dubai". Qualche turista russo si vede ma si
tratta soprattutto di cittadini che risiedono in altri Paesi
della Ue o negli Stati Uniti, "qui ne vediamo due al mese se
vogliamo fare una stima", aggiunge la responsabile di un altro
negozio. Rispetto agli altri anni "mancano i russi - sostiene un
altro commesso -, la differenza si vede perché sono turisti che
spendono molto e non si fanno problemi. I pochi che vengono a
fare compere a Milano risiedono in altri Paesi europei ma
acquistano solo qualche pezzo, compensiamo però con gli
americani, gli arabi e con i turisti dal Nord Europa".
La mancanza dei turisti russi si fa sentire anche negli
alberghi della città. "Per gli hotel, e in particolare quelli di
lusso, è sicuramente una perdita importante a livello di
clientela - osserva Maurizio Naro, presidente di Federalberghi
Milano -. Mancano anche i cinesi per le restrizioni dovute al
Covid e si tratta di un tipo di turista che, come i russi,
spende molto e senza problemi. La capacità di spesa dei russi
non è facile da eguagliare". Negli hotel di Milano non si
aspettano "a breve un ritorno dei russi, in compenso sono
tornati gli americani - conclude -, che sono favoriti dalla
parità dollaro-euro. E a settembre ci aspettiamo un exploit
ancora maggiore di questi turisti. I pochi turisti russi che si
vedono a Milano provengono da altri Paesi europei, ma non sono
sufficienti per eguagliare i numeri precedenti il conflitto".
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