Sconcerto e preoccupazione, rabbia
per l'incertezza continua di un momento di difficoltà che pare
non terminare mai. Questo lo stato d'animo dopo la firma del
Dpcm di Chicco Cerea, tre stelle Michelin con Da Vittorio a
Brusaporto, condotto col fratello Bobo, e che ha visto assegnare
la seconda stella anche al loro ristorante a Shangai.
"Sono frastornato di fronte a questo stillicidio continuo -
afferma Chicco Cerea - in questo modo le aziende non possono
reggere. Siamo, privi di fiducia, in attesa di vedere se il
Governo interverrà a supporto del settore. Chi ha la nostra
dimensione aziendale, deve reggere costi elevati, prendersi
carico di duecento dipendenti, capire come non interrompere
l'attività".
"Mi ha fatto male vedere assembramenti per andare a sciare,
mentre pare non ci sia alcuna volontà di valutare davvero come
funziona la ristorazione - aggiunge Cerea -, dove controlli e
regole sono applicate quotidianamente e più volte al giorno.
Come gruppo Da Vittorio apriremo solo a pranzo e ripartiremo con
il delivery, che resta, e voglio essere chiaro, una sorta di
palliativo".
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