Si intitola "98 giorni" (come il
periodo di chiusura che i teatri hanno dovuto rispettare dal 9
marzo al 15 giugno a causa della pandemia) il rito di
riapertura che il Teatro Fraschini di Pavia porterà domani,
martedì 29 settembre, in 34 luoghi simbolo della città e che
anticiperà l'inizio di una nuova stagione teatrale dal titolo
"Emergere, Sognare" in programma tra ottobre e dicembre.
Il programma prevede due momenti distinti. Durante il giorno un
gruppo di 98 attori uscirà dal Teatro vuoto, senza pubblico.
Ognuno di loro raggiungerà uno dei 34 luoghi di comunità di
Pavia; luoghi simbolo, comunità che durante il lockdown hanno
dovuto ritirarsi dietro ad una porta chiusa all'esterno: case di
riposo, scuole, collegi universitari, musei che riapriranno
quella porta proprio per recuperare un incontro mancato con gli
artisti. In ognuno di questi luoghi gli attori reciteranno
simultaneamente la poesia "Nove Marzo Duemilaventi", un testo di
Mariangela Gualtieri. Il "rito" si concluderà in serata al
Castello Visconteo, che si trasformerà in un grande set
cinematografico: i 98 artisti entreranno al Castello Visconteo
per incontrare 98 cittadini - selezionati tra le persone
coinvolte nella produzione e nelle attività dei luoghi di
comunità, adeguatamente preparati e distanziati nella più
rigorosa osservanza delle norme anti Covid-19.
La prima alzata di sipario al Teatro Fraschini dopo la pandemia
sarà venerdì 2 ottobre con il "Der Messias", oratorio in tre
parti per soli coro e orchestra di Hendel, nella revisione del
1789 di Mozart, e sarà interamente dedicato al personale
medico sanitario della città. La Fondazione Fraschini ha
previsto la diretta streaming. Il programma completo della
stagione verrà invece diffuso nella prima settimana di ottobre.
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