"La bellezza del nostro servizio e' far arrivare la voce di Dio e della Chiesa, non il nostro volto", così don Alvise vice parroco in una chiesa nei pressi dell'ospedale Villa Scassi, insieme a don Gregorio cappellano dell'ospedale, ogni giorno a mezzogiorno, portano la parola di Dio e recitano il Rosario ai malati del nosocomio genovese, facendo arrivare la loro voce ai ricoverati e al personale sanitario con un megafono. "Dopo aver visto il Santo Padre Papa Francesco in piazza San Pietro pregare in solitudine, abbiamo capito che la voce del Signore deve essere portata a tutti. In questo momento in cui si soffre oltre alla malattia, la solitudine e l'isolamento, noi cerchiamo di portare ai malati, ai loro parenti, i sanitari, una parola di conforto la vicinaza e la speranza, anche se solo tramite gli altoparlanti" dice don Alvise. A causa delle misure di sicurezza per la pandemia di Covid-19, i due sacerdoti non possono fare visita ai malati nei reparti, ma tentano di essere vicino ai malati anche a distanza nei viali di Villa Scassi ogni giorno. "E' con la voce della Chiesa e le parole del Signore che tentiamo di dare una speranza".
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