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Teresa Mannino diverte, tanti applausi al Politeama Genovese

Teresa Mannino diverte, tanti applausi al Politeama Genovese

Con 'Il giaguaro mi guarda storto' ironizza sugli uomini

GENOVA, 17 marzo 2024, 12:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Quattro anni dopo le sue ultime apparizioni teatrali, bloccate dalla pandemia con la conseguente chiusura dei palcoscenici, Teresa Mannino è tornata ieri sera al Politeama Genovese per proporre il suo nuovo spettacolo dal titolo "Il giaguaro mi guarda storto". Uno spettacolo tutto al femminile: la Mannino ne è infatti autrice con Giovanna Donini, ne ha firmato la regia e le scene sono di Maria Spazzi.
    L'assoluto predominio delle quote rosa ben si adatta a una performance della simpaticissima comica siciliana che nei suoi monologhi non risparmia mai ironia e bacchettate sui maschi.
    "Il giaguaro mi guarda storto" riprende lo schema di precedenti spettacoli della Mannino che tuttavia nei suoi monologhi sa sempre rinnovarsi e trovare ogni volta spunti nuovi su cui far sorridere. Il filo conduttore nel nuovo lavoro è il desiderio, lo stupore vitale che accende i sogni e che la Mannino in realtà vede spento in tanti giovani di oggi.
    L'artista racconta i suoi sogni di ragazzina, il suo desiderio di vedere le Alpi, si sofferma sui rapporti genitori-figli, mettendo a confronto il presente con il passato. Con la sua parlata divertente, l'artista domina la scena con verve, salta, balla, non si risparmia, coglie la minima occasione per coinvolgere qualche spettatore, fa cantare il pubblico, prende in giro e gioca abilmente con la autoironia.
    Si ride di comportamenti comuni nelle famiglie (la figlia se chiama "papà" lo fa per sapere dove è la mamma!), ma si ride anche di carenze un po' più serie della nostra società: ad esempio, nell'indicare come uno dei pochi vantaggi della pandemia l'abolizione del flauto dolce nelle scuole, ricorda non senza polemica che pur essendo il nostro il paese che ha inventato il melodramma, Verdi e Puccini, siamo culturalmente lontanissimi da Germania o Inghilterra nelle cui scuole si formano gruppi strumentali e corali. Il finale è dedicato, ancora con il sorriso, a un raffronto fra le formiche che da milioni di anni si occupano di agricoltura senza rovinare il pianeta e noi che arrivati molto dopo, il pianeta lo stiamo distruggendo; la causa, per la Mannino, è una sola: la società delle formiche è tutta al femminile. Pubblico numeroso e divertito, gli applausi sono stati prolungatissimi.
   

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