"In un anno, nelle sei centrali
idroelettriche di Tirreno Power del Ponente ligure, situate tra
Airole (Imperia), al confine con la Francia e la Val Bormida,
nel Savonese, la siccità ha determinato un crollo della
produzione di energia fino all'80%". La media storica delle
centrali del Ponente ligure è di 42 gwh. Lo ha dichiarato
l'ingegnere Enrico Erulo, di Tirreno Power, nel corso di una
sopralluogo alle centrali di Airole e di frazione Bevera, a
Ventimiglia, in val Roya, che ha compreso anche la visita alla
"stazione di presa", situata nel vicino territorio francese. "Il
dato è rapportato alla produzione storica - ha aggiunto Erulo -.
Confidiamo che si tratti solo di un periodo critico, nella
speranza, così come ha confermato la storia degli ultimi anni,
che ci possa essere una ripresa". Intanto in ripresa c'è
l'impianto di Airole che, semidistrutto dall'alluvione del 2
ottobre 2020 contribuì allo straripamento del fiume Roya a
Ventimiglia, è tornato in funzione nel dicembre del 2022. "Con
la Tempesta Alex - prosegue - l'acqua è arrivata a metà del
portone. Questa centrale ha quasi cento anni e non si ricorda un
evento di questa forza". Malgrado il fiume Roya si trovi sotto
il livello della centrale e la quota di utilizzo delle macchine
sia superiore al fondo del fiume, la piena ha allagato
completamente la centrale. Tutte le macchine sono state
sostituite. Per redensi conto dei danni provocati dalla Tempesta
Alex, non solo nei due impianti di Airole e Bevera, ma anche in
valle Argentina, sempre in provincia di Imperia, basti pensare
che per la loro ricostruzione sono stati spesi circa 15 milioni,
mentre il danno da mancata produzione ammonta a circa 10. La
centrale di Airole ha una potenza di 10mila chilowatt di
produzione istantanea massima ed è in grado di servire 70mila
famiglie.
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