La sfida all'Ascoli domani al
Ferraris potrebbe regalare la promozione matematica in serie A
del Genoa di Alberto Gilardino se il Bari non dovesse vincere a
Modena. "Adesso bisogna andare forti e dritti verso l'obiettivo"
ha spiegato Gilardino che sarà costretto però a seguire la
partita dalla tribuna in quanto squalificato. "Scherzando con
Caridi (il vice) e lo staff ho detto: "ora sono ca... vostri,
adesso sta a voi" . La verità è che vivo le partite dalla
panchina sempre con grande passione e desiderio di portare a
casa i risultati. Domani sarò in tribuna, ma sarò sempre vicino
ai ragazzi e prima della gara, nella riunione tecnica, cercherò
di parlare con loro e stimolarli come ho sempre fatto".
Il tecnico ha comunque le idee chiare su come dovranno
giocare i suoi. "Dovremo avere il focus di determinare
all'interno della gara ma anche riuscire a mantenere equilibrio.
Testa, cuore e gambe. Questo è un aspetto importante, quello col
quale abbiamo approcciato alla settimana, col quale abbiamo
lavorato. Affrontiamo una squadra in salute che dopo il cambio
di allenatore ha trovato equilibrio e identità forti, con
giocatori di categoria e di qualità".
A trascinare la squadra 33mila tifosi rossoblù. "Dovremo
farci trascinare in modo positivo dai nostri tifosi, senza
frenesia ma con grande capacità mentale e con grande qualità.
Per questo mi affido come sempre ai miei giocatori che hanno
dimostrato in questi mesi una grandissima maturità. Sono sicuro
che domani faranno una grande partita".
Non ci saranno squalificati ma l'assenza di Criscito,
infortunato ad un polpaccio, può creare problemi sulla fascia di
sinistra dove mancheranno i lungodegenti Pajac ed Haps.
" Vista la perdita di Mimmo, domani dovrò adattare qualche
giocatore in quella posizione. Può essere Sabelli, Frendrup o
Hefti, sia da una parte sia dall'altra".
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