"Qualche errore posso averlo fatto,
ma io mica vado in campo. La Sampdoria è la mia vita. Il club ha
un capitale di 49 milioni, io ho fatto plusvalenze per 400
milioni, non ho toccato mai un euro dei dividendi. Di sicuro non
fallirà, troveremo un compratore. Faccio un appello: comprate la
Sampdoria. Sono pronto a venderla domattina. E io non prendo lo
stipendio, non chiedo niente" . Così Massimo Ferrero, ex
presidente della Sampdoria in videocollegamento con il canale
Twitch di "Cronache di Spogliatoio".
L'ex presidente ha poi confessato di soffrire a distanza per
la squadra: "mi manca da morire, ieri ero triste e non ho visto
la partita, sono andato a a vedere la Roma. Nessuna città ha un
tifo simile, un accanimento d'amore così importante" e ha
'attaccato' l'attuale numero uno Marco Lanna per la gestione
tecnica. "Per quanto ne so i debiti sono 110 milioni di euro.
Per altri problemi dovete chiedere agli addetti ai lavori. Io ho
lasciato la Sampdoria in ottima salute. Il signor Lanna, che è
un dirigente messo dalla famiglia, è una brava persona ma è il
peggior presidente nella storia della Samp. I risultati parlano
da soli - ha detto Ferrero-. Io non mi occupo della Samp da 13 o
14 mesi, da quando mi è successa una disgrazia. E da lì hanno
cantato la canzone "più giù, fino a incontrare il blu". Noi
siamo i proprietari del club, ma non lo gestiamo più".
"Non c'è nessun acquirente, anzi ci sono due pazzi che girano
e dicono di aver preso la Sampdoria. Parlano sempre di quell'Al
Thani, bisogna chiamare qualche ambulanza che li vengano a
prendere. Illudono i tifosi e poi i tifosi se la prendono con
me". Il "Viperetta" ha poi confermato di "essere pronto non solo
a venderla, ma anche a cedere le quote per fare un aumento di
capitale. La famiglia Ferrero è pronta a qualsiasi tipo di
soluzione. La Sampdoria deve rimanere in salute, nove anni di
lavoro buttati nel cesso perché stiamo andando in Serie B. Non
ci meritiamo questa classifica. Stankovic è un grande allenatore
e un grande uomo, gli auguro di portare la nave in porto".
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