(ANSA) - ROMA, 23 MAG - "È evidente un principio di non
reciprocità portato avanti dal MUR, che consentirebbe una
concorrenza sleale tra le università italiane, ledendo
soprattutto le telematiche: Atenei in presenza vs Telematiche"
lo dice il presidente del Cda di Unicusano Stefano Bandecchi in
merito alle attività didattiche per le università previste nel
post pandemia dal ministero.
"Chiedo umilmente al Ministro Messa di poter svolgere il mio
lavoro e di permettere ai miei 1500 dipendenti, tra impiegati e
professori, di lavorare serenamente e per fare questo
necessitiamo di chiarimenti sul perché sono tutti spariti da ben
due mesi". Un invito ufficiale insomma ad riaprire quel tavolo
già avviato lo scorso "11 marzo 2022 con la promessa di incontri
ravvicinati per delineare il futuro, didattico e non, delle
telematiche".
Se non ci fossero ulteriori interventi da parte del governo,
infatti, gli atenei in presenza avrebbero l'autorizzazione ad
erogare corsi telematici, senza che esista una legge di
riferimento, mentre alle università telematiche sarebbe per
decreto ministeriale negata la possibilità di fare corsi in
presenza. "Tanto è vero che prima l'ANVUR e poi il MUR avrebbero
accettato di suddividere i corsi di studio in corsi A, in corsi
B, in corsi C e in corsi D", ha proseguito Stefano Bandecchi.
"La cosa più grave è che manca totalmente il senso di
reciprocità, da anni oramai negato alle università telematiche,
anche se la nostra nascita si basa sugli stessi aspetti
giuridici e sulle stesse leggi di ogni altra università statale
e privata", ha dettagliato ancora Bandecchi. "La Unicusano pur
essendo telematica, è ai massimi livelli internazionali nella
ricerca scientifica, nella terza missione universitaria, e in
tante altre cose come vedrete nei prossimi risultati ANVUR che
saranno divulgati a breve", ha proseguito. (ANSA).
Unicusano,concorrenza sleale a danno università telematiche
"Urgente un incontro con la ministra Messa"
