E' stato vietato dalla questura il
raduno no vax in programma dal 10 al 13 febbraio ai Pratoni del
Vivaro, nei comuni di Rocca di Papa e Velletri, nella zona dei
Castelli Romani, alle porte di Roma. Un'adunata per "addestrare
alla resistenza i non vaccinati" e organizzare una sorta di
"esercito civile di liberazione nazionale" che aveva messo in
allerta da subito le forze dell'ordine. Il provvedimento di
divieto, ai sensi degli articoli 18 e seguenti del Testo unico
delle leggi di pubblica sicurezza, è stato notificato ieri
recependo le analisi fatte in sede di Comitato per l'ordine e la
sicurezza pubblica, tenutosi nei giorni scorsi in Prefettura".
Lo stop al maxi-raduno, spiega la questura, "è l'esito di
valutazioni con cui sono state evidenziate serie criticità per
l'ordine e la sicurezza pubblica. Saranno predisposti, pertanto,
specifici servizi interforze di ordine e sicurezza pubblica
diretti a controllare il rispetto del provvedimento stesso, con
ordinanza della Questura e con l'impiego dei reparti della
Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di
finanza e con il supporto delle polizie locali per gli specifici
servizi di viabilità". Gli organizzatori però non mollano e
sarebbero intenzionati a violare il divieto. Nicola Franzoni,
segretario del Fronte di Liberazione Nazionale in un video
messaggio sui social chiarisce: "Saremo ai pratoni del Vivaro
dal 10 al 13 febbraio e daremo vita all'esercito civile di
liberazione nazionale con giuramento solenne di servizio al
tricolore e all'Italia. Sarà una milizia non armata. Chi viene
giurerà fedeltà all'esercito del Fronte. Faremo un gruppo capace
di liberare l'Italia". E dà poi appuntamento al 14 febbraio, con
una "marcia su Roma", per la "resa dei conti".
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