La Guardia di Finanza di Roma su
disposizione della Procura Regionale della Corte dei Conti di
Roma, ha sequestrato beni per circa 1,5 milioni di euro ad un
centro diagnostico di Civitavecchia: il conto corrente intestato
al centro, due immobili, due autovetture e rapporti finanziari
riconducibili a tre ex dipendenti che insieme al responsabile
pro tempore della struttura dovranno rispondere, a vario titolo,
del danno arrecato alla Regione Lazio e alla Asl RM 4 per
l'ammontare pari al valore dei beni sequestrati. E' l'epilogo
dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Roma per
associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai
danni dello Stato e falso in atti pubblici. E' stata accertata
la "sistematica e indebita appropriazione" da parte delle tre
dipendenti dell'importo giornalmente riscosso a titolo di ticket
dai pazienti per sottoporsi alla risonanza magnetica. Dal 2013
al 2015, le dipendenti si sono impossessate di circa 200 mila
euro, corrispondenti a 3.216 ticket.
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