"Ritengo che le scuse potrebbero
essere importanti per il Pd, ma non me le aspetto perché l'atto
di scusarsi è un atto di intelligenza e capacità di
autocritica": cose che "sinceramente non vedo in persone che
continuano bambinescamente a tentare di alterare la realtà". Lo
ha detto l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino, dopo la sentenza
della Cassazione che lo ha assolto dalle accuse di peculato e
falso. "Da uomo di scienza - ha aggiunto - guardo ai fatti: il
Pd ha condotto in uno studio di un notaio tutti i propri
consiglieri, e le cronache di allora, riferiscono di strepiti e
grida perché forse qualcuno non voleva firmare le dimissioni. Ma
probabilmente i vertici del Partito democratico avevano elementi
per indurli a firmare relativi al loro futuro e questo si
capisce perché molti non hanno nessuna professione e quindi la
politica è sopravvivenza per loro. Questo è documentato, è stato
raccontato da molti, ma ovviamente questo è il passato".
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