Sono alti ma "compatibili con la
vicinanza di un incendio" i dati sui microinquinanti nocivi per
la salute diffusi nell'aria dal rogo dell'impianto Tmb di via
Salaria a Roma, come diossine, Ipa e Pcb. Lo afferma all'ANSA il
direttore generale dell'Arpa Lazio Marco Lupo: "Non parlerei di
danno ambientale, ora gli effetti sulla salute li dovranno
stabilire gli enti competenti" dice spiegando come le risultanze
delle prime analisi siano nella maggior parte dei casi, molto
inferiori a quanto rilevato mesi fa nelle stesse condizioni alla
Eco X di Pomezia. I Pcb, cioè sostanze derivate dalla
combustione degli oli, "sono 1019 picogrammi per metro cubo -
riporta - Non esiste un valore normativo di riferimento, ma a
Pomezia i primi giorni erano circa 390. Andranno monitorati".
Passando alle diossine "il valore rilevato è di 0,7
picogrammi/m3. In questo casi si fa riferimento al limite dello
0,1 fissato dall'Oms per le aree urbane. E' un valore sette
volte superiore, ma è normale che lo sia a pochi metri
dall'incendio".
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