Dicono che sia l'aria o, meglio, il microclima a dare al prosciutto di san Daniele quel particolare sapore dolce tanto caratteristico. Certo è che la salatura e il trattamento della coscia del suino non sono da meno. Qui, decenni e decenni di lavoro ed esperienze maturati sul campo hanno forgiato centinaia di imprenditori che, raggruppati nel Consorzio, hanno invaso, è il caso di dirlo, tutto il mondo. E il prosciutto di san Daniele è una delle specialità del Friuli Venezia Giulia unitamente al fratello minore - ma solo per anzianità - quello di Sauris. Sauris è il comune più alto del Friuli Venezia Giulia: qui la tradizione norcina si è legata indissolubilmente alle usanze dei secoli. Il prosciutto veniva fatto essiccare nelle cappe dei grandi camini delle case e quindi assumeva quel caratteristico sapore affumicato tanto apprezzato. Tutto questo è rimasto e lo speck sauriano oggi è una delle eccellenze enogastronomiche regionali riconosciuto e riconoscibile in tutto il mondo. Un prodotto - il prosciutto - che promuove il territorio ma che dà lavoro - anche se la crisi non ha mancato di colpire pure il Friuli Venezia Giulia - a centinaia di lavoratori e contribuisce non poco all'immagine salutistica della regione.
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