Una produzione di 1.000 carri
ferroviari e 3.000 carrelli impiegando i 300 lavoratori
dell'area produzione di Wärtsilä; sviluppo di un'attività di
manutenzione e di servizi, con occupazione di più dei 300
addetti in esubero. E' il piano per il sito produttivo di
Wartsila a Trieste confermato oggi al Mimit da MSC che, però,
come fanno sapere i sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm, per
poter partire con il progetto il 1° luglio 2024, ha posto alcune
condizioni in capo alla Regione, all'attività portuale e ai
Ministeri del Lavoro, della Finanza e del made in Italy. Si
tratta del "sostegno a percorsi di riqualificazione
professionale, della concessione di ammortizzatori sociali per
accompagnare gradualmente l'inserimento dei 300 lavoratori - da
24 mesi a 36 mesi - utilizzo della legislazione per la
riorganizzazione industriale per l'acquisto di macchinari e
interventi strutturali negli stabilimenti, realizzazione
dell'allacciamento con la rete ferroviaria e allargamento della
zona franca".
La dirigenza di Wärtsilä dal canto suo ha confermato che
rimarrà con la sua attività di service e ricerca a Bagnoli, dove
si stanno realizzando alcuni investimenti, sostenendo che le due
attività potranno coesistere.
I sindacati hanno confermato che il progetto ha "positive
opportunità industriali, MSC dimostra di avere una visione
strategica nell'investimento, Regione e Governo sostengono
questa ipotesi". Msc si è impegnata a presentare entro un mese
un piano industriale in merito, coerentemente con quanto
definito in sede governativa con l'accordo del 29 novembre 2022.
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