Il Teatro è la Peste, progetto di
ricerca del Living Theatre Europa che parte da un'idea del
drammaturgo, attore, e regista francese Antonin Artaud, prende
il via il 3 aprile al Teatro Ridotto di Bologna. Con la
direzione artistica di uno degli attori storici del Living
Theatre, Gary Brackett, il lavoro si svilupperà partendo dalle
teorie elaborate da Artaud nel testo di riferimento "Il teatro e
il suo doppio", per cui il rituale drammatico si propaga come la
peste, restituendo un'occasione di rivelazione e di catarsi sia
per l'attore che per lo spettatore.
Le giornate di laboratorio si concluderanno il 6 aprile con
due appuntamenti ad ingresso gratuito: alle 19 Marco De Marinis,
professore ordinario di Discipline Teatrali dell'Università di
Bologna dialogherà con Gary Brackett e i performer del Living
Theatre nella conferenza 'L'eredità del Living Theatre Europa:
il ruolo del teatro nel contesto contemporaneo. Le teorie di
Artaud e la Peste come principi di rivelazione e di catarsi
sociale'. Si discuterà del teatro concepito da Artaud come
rituale di liberazione e del suo ruolo nel panorama
sociale/politico contemporaneo. A seguire, alle 21 nella sala
grande del Teatro Ridotto, la performance finale Il Teatro è la
Peste, che mira a restituire il lavoro collettivo dei giorni
precedenti.
"Il processo che porta a Il Teatro è la Peste è un viaggio di
scoperta ancestrale nelle connessioni col divino - spiega il
Living Theatre Europa - è la strada verso la costruzione del
monumento al defunto ideale, è un rituale collettivo di
commemorazione, un percorso di purificazione attraverso le
passioni e la catarsi per e con il pubblico, in un mondo
realmente rovesciato dove il vero non è nient'altro che un
momento del falso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA