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Al Centro Celiachia del S.Orsola si studia un nuovo trattamento

Al Centro Celiachia del S.Orsola si studia un nuovo trattamento

1.000 pazienti in cura, 60 nuovi all'anno, diagnosi difficile

BOLOGNA, 12 maggio 2023, 17:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono oltre mille i pazienti in cura al "Centro per la diagnosi e il follow-up della malattia celiaca" dell'Irccs Policlinico Sant'Orsola di Bologna, istituito già negli anni '80, punto di riferimento regionale e nazionale per i pazienti affetti o potenzialmente affetti da celiachia e per l'inquadramento di pazienti affetti da altri disordini glutine-relati. Circa il 25% delle persone in carico al Centro proviene da altre province e regioni.
    "Negli ultimi tre anni, seppur condizionati fortemente dalla pandemia da Covid-19, sono state effettuate mediamente 60 nuove diagnosi di celiachia all'anno - sottolinea Alessandro Granito, professore associato di Medicina Interna dell'Università di Bologna - Accanto all'impegno assistenziale, inoltre, il Centro si occupa di importanti attività in ambito di ricerca scientifica". La celiachia è una malattia autoimmune, innescata dall'ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti, che colpisce maggiormente la popolazione femminile.
    Un dato confermato anche in Emilia-Romagna, dove su quasi 28mila diagnosi le donne sono oltre 14.000 e gli uomini circa 6.500. L'impegno scientifico del Centro include la partecipazione a studi clinici internazionali per valutare l'efficacia di nuove terapie per migliorare il trattamento della malattiA. Attualmente si sta valutando quello che potrebbe essere un primo trattamento non dietetico su pazienti con celiachia che non rispondono completamente alla dieta priva di glutine: uno studio che ha lo scopo di confermare una terapia orale con un inibitore della tranglutaminasi tissutale, l'enzima chiave nell'innesco dell'infiammazione all'intestino.
    L'obiettivo è quello di supportare pazienti celiaci che hanno bisogno di "neutralizzare" quantità minori di glutine in alimenti non ben definiti e per proteggerli dall'introduzione involontaria e accidentale di glutine. Resta anche il tema della diagnosi difficile a causa di sintomatologie e manifestazioni comuni ad altre patologie. "Circa l'1% della popolazione italiana è celiaca. Ma attualmente solo 230.000 pazienti hanno una diagnosi, contro i 600.000 attesi", conclude ricorda Granito .
   

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