(ANSA) - BOLOGNA, 31 MAR - "Io spero che ci siano altri
colleghi che hanno fatto lo stesso percorso professionale e si
sono fatti valere all'estero, che comincino a considerare la
possibilità di rientrare in Italia". Ad auspicarlo è Antonio
Gangemi, professore del dipartimento di Scienze mediche e
chirurgiche dell'Università di Bologna, rientrato in Italia a
novembre 2022, dopo 18 anni negli Stati Uniti. Oltreoceano si
era trasferito nel 2004 per completare gli studi (prima la
laurea in Medicina all'Università di Reggio Calabria, poi la
specializzazione in Chirurgia generale all'Università di Padova)
e sviluppare la sua carriera professionale all'Università
dell'Illinois a Chicago, dove ha acquisito elevatissime
competenze nella chirurgia robotica, lavorando in ambito
clinico, di ricerca e formazione, distinguendosi con oltre 100
pubblicazioni.
Ora è stato richiamato in Italia, all'Irccs Policlinico
Sant'Orsola di Bologna, dove coordina la piattaforma delle
tecniche chirurgiche e interventistiche innovative. "Mi auguro
che il mio sia il primo rientro di molti altri, che si riesca a
riportare queste risorse nel nostro Paese perché ne abbiamo
bisogno - sottolinea - Però bisogna incentivarli questi cervelli
che sono andati all'estero. Il trattamento economico che viene
riservato negli Stati Uniti per esempio è ben diverso da quello
che si trova in Italia". Lo stesso Gangemi ammette di avere oggi
un contratto molto inferiore dal punto di vista economico
rispetto a quello che aveva all'estero, ma ha deciso ugualmente
di tornare per l'amore per l'Italia e perché "credo tantissimo
nel progetto. Qui c'è totale sinergia tra la dirigenza del
Policlinico e l'Università di Bologna, una leadership
illuminata, per me - conclude - è un privilegio e un onore poter
collaborare con colleghi di altissimo profilo professionale".
(ANSA).
Dopo carriera in Usa, chirurgo torna in Italia al S.Orsola
Prof. Gangemi: spero che altri cervelli in fuga rientrino
