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Strage Bologna: Pg, processi afflitti da virus depistaggio

Strage Bologna: Pg, processi afflitti da virus depistaggio

Cominciata in aula la requisitoria della Procura

BOLOGNA, 16 febbraio 2022, 14:20

Redazione ANSA

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"Tutti i processi per strage sono stati afflitti dal virus del depistaggio, per questo l'accertamento della verità è stato sempre molto difficile". Lo ha detto il Pg Umberto Palma cominciando la sua requisitoria nell'ambito del nuovo processo sulla strage del 2 agosto 1980, che vede come principale imputato l'ex Avanguardia Nazionale Paolo Bellini, accusato di essere uno degli esecutori della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, in concorso con i Nar già condannati e con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D'Amato e Mario Tedeschi, tutti deceduti e ritenuti mandanti, finanziatori o organizzatori.

Sotto accusa anche l'ex carabiniere Piergiorgio Segatel, per depistaggio, e Domenico Catracchia, amministratore di condominio di immobili in via Gradoli a Roma che secondo i magistrati è responsabile di false informazioni al pm al fine di sviare le indagini. Bellini, dopo aver partecipato a quasi tutte le udienze, oggi non era presente in aula. Palma ha sottolineato che la Procura Generale tratterà prima la posizione di Bellini e poi quella degli altri due imputati. 'Il punto di partenza di questo processo come della nostra indagine è costituito dalle condanne definitive degli ex Nar Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini', ha sottolineato sempre il Pg. "Mettendo insieme le sentenze su Mambro e Fioravanti e quella su Ciavardini, possiamo dire che c'è una piattaforma di partenza solida, sono stati loro".

Nella prima parte della requisitoria, il Pg si è soffermato principalmente sul ruolo di Licio Gelli, capo della P2, e sul flusso di denaro, 15 milioni di dollari, documentato dal cosiddetto 'Appunto Bologna', che secondo l'accusa è stato sottratto dalle casse del Banco Ambrosiano Andino e fu in parte utilizzato, per una somma di 5 milioni di dollari, per finanziare la strage. Soldi passati per i conti di Gelli, Ortolani e del prestanome Marco Ceruti.

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