"Ho sempre detto che le sentenze
si rispettano e non si commentano e non derogo a questo
principio. Ancora una volta il mio pensiero va alla Signora
Guidetti, vittima di un momento di sconforto. Tuttavia rimango
convinto, nel foro interno della mia coscienza, della
correttezza del mio operato e spero che questa decisione non
scalfisca la credibilità da me guadagnata in decenni di onesto
lavoro in questa città ove l'impegno per il rispetto della
legalità a favore delle donne e degli uomini di Bologna e
provincia è stato totale. Così come è stata totale la mia
vicinanza e disponibilità professionale verso le forze
dell'ordine tutte, tra le quali molti dei loro appartenenti non
mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno in questi difficili
mesi". Lo dice il procuratore aggiunto di Bologna, Valter
Giovannini, parlando della sentenza della Cassazione che
conferma la sanzione disciplinare della censura emessa del Csm.
"Non mi sono mai curato di pettegolezzi e cattiverie
spicciole - ha aggiunto - Ringrazio invece tutte le moltissime
persone, anche al di fuori delle istituzioni, che mi hanno
manifestato solidarietà e rassicuro che proseguirò, seppur con
un po' di amarezza nel cuore, nel mio lavoro con l'impegno e la
serietà di sempre", ha aggiunto il magistrato.
La decisione delle Sezioni Uniti Civili è firmata, oltre che
dal presidente, da un consigliere estensore, diverso dal
relatore. Segnale di dibattito nel collegio, come era avvenuto
anche in primo grado.
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