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'Guercino, il mestiere del pittore' in mostra a Torino

'Guercino, il mestiere del pittore' in mostra a Torino

Il genio del '600 nelle Sale Chiablese dal 23 marzo al 28 luglio

ROMA, 08 febbraio 2024, 13:12

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dal 23 marzo al 28 luglio i Musei Reali di Torino ospitano nelle Sale Chiablese una mostra dedicata al Guercino, protagonista del panorama artistico italiano della prima metà del '600. L'esposizione 'Guercino, il mestiere del pittore' riunisce oltre 100 opere tra dipinti, incisioni e disegni del maestro emiliano e di artisti coevi come i Carracci, Guido Reni e Domenichino che contribuirono a diffondere l'arte barocca in Italia. Le opere esposte nelle 11 sezioni tematiche provengono dalle collezioni sabaude e da più di 30 importanti musei e collezioni nazionali e internazionali, tra cui il Museo del Prado di Madrid.
    In un momento di grande attenzione verso il Guercino, la mostra affronta il tema del mestiere di pittore in relazione alla committenza, al mercato e al pubblico, argomenti generalmente poco trattati. L'esposizione, curata da Annamaria Bava dei Musei reali di Torino e da Gelsomina Spione dell'Università di Torino, è stata presentata a Roma presso il ministero della Cultura dove è stata sottolineata l'importanza e la ricchezza della mostra le cui opere ripercorrono l'attività e l'arte di Guercino dalla sua formazione alla piena maturità, grazie a capolavori di primo piano, alcuni dei quali (il ciclo Ludovisi) ricongiunti per la prima volta a Torino dopo 400 anni.
    "Questa mostra è uno dei più importanti e ambiziosi progetti dei Musei Reali di Torino - ha commentato Mario Turetta, direttore dei Musei Reali - e si inserisce in un programma culturale più ampio di celebrazioni dedicate al pittore, come l'inaugurazione delle Gallerie di Cento, città natale di Guercino, e la mostra autunnale alle Scuderie del Quirinale sul ciclo Ludovisi". "E' una mostra di grande rilievo, uno dei momenti clou del 2024 - ha dichiarato Massimo Osanna, direttore generale Musei - che si inserisce in un momento di grande scoperta sui pittori emiliani. La mostra ha un taglio nuovo, elaborato, con approfondimenti sul metodo pittorico degli artisti, su come lavorano, anche su aspetti inediti come quelli economici, dando una visione più ampia sul periodo storico e culturale del '600". "La mostra nasce per valorizzare il patrimonio sterminato della grande pittura emiliana del '600 - ha commentato la curatrice Annamaria Bava dei Musei Reali di Torino - che la straordinaria collezione sabauda omaggia e dove ha un posto d'onore l'arte di Guercino". "L'esposizione è anche il risultato di una forte sinergia tra i Musei Reali e l'Università di Torino", ha infine commentato la curatrice Gelsomina Spione dell'Università di Torino.
   

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