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Dalla luce al buio, Goya e l'arte come protesta

Dalla luce al buio, Goya e l'arte come protesta

Per la mostra a Palazzo Reale già 30mila prenotazioni

MILANO, 30 ottobre 2023, 19:13

di Michela Nana

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un percorso artistico nel segno della progressiva conquista della libertà, oltre i rigidi accademismi della pittura di corte e su commissione. È un parabola artistica che va dalla luce al buio, dai toni del bianco a quelli del nero, quella che ha vissuto Francisco Goya nella sua lunga vita (1746-1828) e che il pubblico potrà ammirare al Palazzo Reale di Milano nella mostra 'Goya. la ribellione della ragione', dal 31 ottobre al 3 marzo. Sono già 30mila le prenotazioni arrivate per questa esposizione. In mostra ci sono circa 70 opere del pittore spagnolo in dialogo con alcune delle più importanti incisioni che resero Goya maestro assoluto in questa arte, affiancate alle loro originali matrici di rame. Proprio delle incisioni Goya si è servito, nella seconda parte della sua vita artistica, per diffondere le proprie idee e per rivoluzionare la sua arte, in uno stile che si è evoluto fino alla morte tanto da farlo considerare il primo artista della modernità. Dalla pittura convenzionale delle prime opere, in cui era praticamente sottomesso alla committenza, si passa ai dipinti più rivoluzionari, sempre però nel segno del razionalismo. Del primo periodo si possono ammirare opere come L'autoritratto su cavalletto o Hércules y Ónfala. C'è poi la sezione dedicata al 'Popolo si diverte' che ritrae bambini che giocano, dalla corrida alla cavallina. Poi proseguendo nel percorso i colori lasciano spazio al nero e sopraggiungono i toni cupi. "Goya ha avuto una vita molto lunga, ha affrontato dei cambiamenti ed è stato il primo a rappresentare le sue emozioni nell'arte - ha spiegato il curatore della mostra Victor Nieto Alcaide - . È un artista che ha vissuto un mondo fatto di cambiamenti, di guerre e lo caratterizza la sensibilità che ha avuto nel raccontarli, con una pittura estetica e intellettuale che è piena di stati d'animo a differenza dei suoi contemporanei". Le atrocità della guerra d'indipendenza spagnola, il più lungo conflitto delle guerre napoleoniche, sono documentate nell'opera 'Fucilazioni del 2 maggio', o nella serie di incisioni 'Gli orrori della guerra'. Un altro elemento che ha influenzato Goya e le sue opere è stato poi il fatto che ad un certo punto della sua vita è diventato sordo e questo lo ha in qualche modo escluso. L'espressività prevale sulla rappresentazione e il colore diventa un fatto arbitrario nella serie di stampe dei 'Proverbi' o nei 'Caprichos' dove si trova il celebre 'Il sonno della ragione genera mostri'. Nello sviluppo della sua arte Goya "abbandona progressivamente il colore - ha spiegato il curatore - arrivando quasi al nero. Gradualmente e tramite la negazione del colore vediamo il suo cambiamento. Ed è questo il valore che rende Goya ancora attuale perché è riuscito a rendere l'arte una forma di protesta, tramite il suo linguaggio espressivo sempre critico".

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