Un percorso particolare che
permette di riscoprire la storia del collezionismo genovese del
Cinquecento e primo Seicento nelle raccolte d'arte della città,
dai capolavori di Cambiaso e Castello alla "cuoca" di Bernardo
Strozzi , fino alla sala dedicata a Caravaggio e ai
caravaggeschi, con l'Ecce Homo del Merisi, e il David con la
testa di Golia di Simon Vouet. A proporlo Palazzo Bianco, che ha
riaperto i battenti per dare un segnale di ripartenza della
cultura al tempo del coronavirus, proprio a partire da Via
Garibldi, la Strada Nuova simbolo dell'opulenza artistica della
città. Il percorso, che si snoda al primo piano, con un
passaggio anche negli splendidi giardini, racchiude anche una
preziosa selezione di capolavori di Palazzo Rosso, che è chiuso
per lavori. All'interno del museo non potranno essere presenti
contemporaneamente più di 15 persone e in ogni stanza non più di
due persone almeno che non si tratti di nuclei familiari.
"Finalmente torniamo a rivedere i nostri capolavori - ha detto
l'assessore alla Cultura del Comune di Genova, Barbara Grosso -
si tratta della prima partenza, domani riapre storia Naturale, e
valuteremo richieste e numero ingressi per poi lavorare sulle
prossime aperture". Il museo è aperto venerdì, sabato e domenica
dalle 10 alle 18 con un numero contingentato. I biglietti si
possono anche acquistare on line per fasce orarie, ma potranno
essere acquistati anche in biglietteria solo se, per la fascia
oraria di riferimento, non sarà raggiunto il numero massimo di
affollamento consentito. All'ingresso, ovviamente, è prevista la
misurazione della temperatura tutte le misure di sicurezza anti
contagio.
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