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'Souvenirs de Babel' nella Biblioteca Apostolica Vaticana

'Souvenirs de Babel' nella Biblioteca Apostolica Vaticana

Il percorso immersivo di Alain Fleischer tra fotografie e libri

CITTÀ DEL VATICANO, 01 marzo 2024, 15:42

Redazione ANSA

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La Sala Espositiva Permanente della Biblioteca Apostolica Vaticana ospita la quinta mostra dedicata al dialogo tra il patrimonio storico della Biblioteca e l'arte contemporanea: 'Souvenirs de Babel', fino al 22 giugno, rappresentata dall'opera del francese Alain Fleischer. L'artista ha realizzato un percorso immersivo, in questa babele di lingue e di spazi, tra fotografie, installazioni e libri per far rivivere il passato in dialogo con il presente.
    Dopo essere stati accolti da una grande riproduzione della 'Torre di Babele', pubblicata da Athanasius Kircher nel 1679, si prosegue salendo lo scalone d'ingresso, dove ci si immerge nella storia della Biblioteca grazie a un mosaico ricco di scatti provenienti dall'archivio della Biblioteca e dal fondo Raccolta Generale Fotografie. A queste si aggiungono quelle di altre raccolte, alternate a scatti inediti realizzati dall'artista.
    Sulla sommità dello scalone è possibile entrare nell'universo poetico di Fleischer attraverso una selezione delle più emblematiche opere della sua carriera, mentre altre, appositamente realizzate per questa occasione, sono esposte nelle sale successive, dove si accompagnano a un'ampia scelta di fotografie storiche della Biblioteca e a calchi di antiche steli arabe e cinesi. Il percorso espositivo si conclude nella sala dell'antica biblioteca Barberini, che ha ispirato all'artista un'installazione multimediale site specific di grande impatto emotivo. Nella sala, pur in assenza dei volumi fisici, tornano a farsi vedere e sentire le voci dei libri lì conservati per secoli.
    L'esposizione è un'occasione per soffermarsi sia sul valore della fotografia come espressione visuale della stratificazione storica di un'architettura, sia sulla necessità del riscoprirsi attraverso lo sguardo di attori esterni che possano interpretare e tramandare la coscienza di un luogo e del sapere senza tempo in esso custodito.
   

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