(di Marzia Apice)
Sarà una visione immersiva e inedita,
monumentale e per giunta abbagliante (tanto che si consiglia di
indossare gli occhiali da sole) quella offerta da "Dante", la
proposta espositiva della Fondazione Alda Fendi - Esperimenti in
programma a Roma dal 15 aprile al 15 luglio negli spazi di
Rhinoceros gallery di via dei Cerchi. La mostra, pensata per
celebrare il Sommo Poeta nei 700 anni dalla morte di Dante,
presenta al pubblico una originale rilettura della Divina
Commedia che nasce dall'intreccio del progetto fotografico
"EverAfter" della tedesca Claudia Rogge, di "Dante. In a private
dream" di Raffaele Curi e della presentazione dell'iniziativa
"La parola di Dante fresca di giornata" dell'Accademia della
Crusca: in un percorso suggestivo e stimolante (visitabile su
prenotazione gratuitamente), il progetto si compone di immagini
fotografiche che si mescolano alla musica elettronica, all'arte
antica e alle installazioni contemporanee, accanto a parole
conosciute e non della lingua italiana e all'evocazione di temi
ecologici. "Dante" prende il via dalle molteplici figure
protagoniste degli scatti imponenti e visionari di Rogge:
ispirandosi alla pittura antica e costruendo scene complesse
dall'impianto teatrale, la fotografa propone un racconto che
indaga i tre regni dell'oltretomba dantesco, Inferno, Purgatorio
e Paradiso, in un'accezione personale e contemporanea. Il
viaggio prosegue con la riflessione inedita sulla selva dei
suicidi descritta da Alighieri nel Canto XIII dell'Inferno
offerta da Raffaele Curi: nell'installazione - una sorta di
incubo dantesco radioattivo, elettronico e claustrofobico che
avvolge i visitatori a partire da una stanza buia da cui inizia
un percorso obbligato - l'artista affronta tematiche ambientali
attraverso le foreste pietrificate dei disastri nucleari del
Ventesimo secolo. Dopo i toni cupi dell'Inferno, ecco arrivare
un Paradiso abbagliante: un'intima e celestiale visione (a cui
si accede singolarmente) che rende omaggio a Dante attraverso
l'opera del pittore toscano Giovanni di Paolo di Grazia, nato
nel 1398 e morto nel 1482. Proprio per questa installazione, in
cui viene riprodotta una celebre miniatura del maestro senese
che illustra le tappe finali del viaggio di Dante in compagnia
di Beatrice, tratta dal Manoscritto Yates Thompson 36 conservato
presso la British Library di Londra, è consigliato l'uso degli
occhiali da sole, per non essere abbagliati dalla forte
illuminazione dorata. Completa il percorso l'iniziativa
dell'Accademia della Crusca La parola di Dante fresca di
giornata: mescolando social network e schermi della mostra,
obiettivo è documentare la ricchezza e la vitalità dell'italiano
attraverso un patrimonio unico composto da espressioni comuni e
di neologismi, latinismi e onomatopee dantesche.
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