(di Luciano Fioramonti)
Un grande anello di bronzo avvolge,
quasi a fare scudo, il frammento di colonna romana di marmo
abbandonata chissà da quanto sul prato della Vigna Barberini, l'
incantevole terrazza artificiale dell' Urbe imperiale sul
Palatino che guarda l' Arco di Costantino e il Colosseo. Nella
parte interna le parole di Virginia Woolf aiutano a capire: ''La
stessa pietra che prendi a calci con lo stivale sopravviverà a
Shakespeare''. E' un invito a riflettere sul tempo circoscritto
dell' uomo e sulla resistenza millenaria della pietra la
scultura Anello dell' artista Francesco Arena, che inaugura l'
ingresso di un' opera d' arte contemporanea nel patrimonio di
meraviglie del Parco Archeologico del Colosseo. Qui, a pochi
metri dai resti del tempio di Eliogabalo dedicato al culto del
Sole e dalla chiesa che ricorda il luogo del martirio di San
Sebastiano nel terzo secolo dopo Cristo, l' opera site-specific
dialogherà in maniera permanente con l' archeologia e con l'
arte antica. ''Vigna Barberini non fa da sfondo ma fa parlare il
passato e il presente'' ha detto Alfonsina Russo, direttrice del
Parco .
Arena ha lavorato sei mesi, dalla progettazione alla posa
della scultura, che ha un diametro di quattro metri e dieci, il
doppio della lunghezza della colonna, e alto 50 centimetri. La
lastre - lucide a specchio per l' interno con la frase in
inglese tratta dal romanzo ''Gita al faro'', e spazzolate per
l' esterno - sono state fuse da una fonderia tedesca e poi
assemblate a Milano. L' opera intera, sorretta da una struttura
d' acciaio, è giunta a Roma con un trasporto eccezionale e
collocata con uno spettacolare lavoro di gru. Il progetto dell'
artista pugliese è stato selezionato tra i vincitori della
quinta edizione del bando Italian Council (2019), il programma
dedicato alla promozione dell'arte contemporanea italiana nel
mondo e promosso dalla Direzione Generale Creatività
Contemporanea del Mibac. ''Anello ricorda la struttura
circolare del Colosseo che per secoli è stato visto come l'
ombelico del mondo e ha il carisma dell' immortalità - ha detto
Margherita Guccione, responsabile della Direzione -.
Inauguriamo l' opera in un momento particolare, i turisti ora
sono pochi ma presto il pellegrinaggio in questo posto unico al
mondo riprenderà''. Francesco Arena, 42 anni, ha osservato che
''l'arte è sempre contemporanea, anche la colonna al centro
dell' anello lo era quando ha fatto parte di una architettura,
poi è finita a terra ed è tornata ad essere pietra''. L' opera
è stata pensata per favorire un contatto diretto con il
pubblico, i visitatori potranno usarla anche come seduta.Sulla
realizzazione di Anello è stato prodotto un film che a
settembre, Covid permettendo, sarà presentato all' Istituto
italiano di Cultura di Barcellona - che ha partecipato al
progetto - e in seguito nei festival dei film d' arte.
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