Mercati chiusi per le carni suine
piemontesi, da quando 114 Comuni della regione e della Liguria
sono finiti in zona infetta per il virus della Peste suIna
africana. E' il quadro fatto dal referente regionale Ivan
Radice, incaricato dalla giunta della Regione Piemonte di
illustrare la situazione del settore al gruppo di lavoro della
quarta Commissione del consiglio regionale presieduta da
Alessandro Stecco. "Nonostante non ci siano pericoli per la
salute umana, - ha riferito Radice - tutta Italia non sta più
acquistando carne suina dal Piemonte. Non solo dalla zona dove
c'è l'infezione, ma da tutta la regione. Per esempio San Daniele
e Parma hanno chiuso le porte, le cosce non vanno più in quella
direzione. Il problema è economico, siamo in contatto con le
associazioni di categoria, stiamo per convocare i tavoli volti a
risolvere la situazione".
"In merito alla peste suina africana che sta interessando
l'Alessandrino e il Genovese - ha specificato Radice - la Giunta
regionale sta lavorando con il Ministero affinché non si crei un
vuoto sanitario che potrebbe prevedere l'abbattimento dei
maialini vietnamiti e tailandesi che vengono detenuti come
animali d'affezione. Non esiste infatti una legislazione precisa
che li differenzi dai suini e dai cinghiali utilizzati per il
consumo umano".
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