Per Massimo Gargano, Direttore Generale di Anbi, "la multifunzionalità di tali invasi medio-piccoli risponderebbe alle esigenze dettate da Agenda 2030 sull'emergenza energetica, a quelle di acqua potabile, che soprattutto in talune aree del Paese è sempre più forte ed ovviamente a quelle produttive ed ecosistemiche del territorio".
"Tali bacini - ha proseguito Gargano - oltre ad accumulare acqua per fini energetici, grazie a piccoli salti di quota, andranno a contribuire alla produzione di energia idroelettrica e garantirebbero un'eventuale riserva idrica per uso potabile e irriguo. Inoltre, funzionando come casse di espansione, tratterebbero le portate di piena, rispondendo ad un'importante funzione di prevenzione idrogeologica ed infine agirebbero da vasche di fitodepurazione delle acque".
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