Con la tutela Unesco è cresciuta nel mondo la consapevolezza del valore della dieta mediterranea e con essa anche la domanda dei prodotti Made in Italy con un balzo del+56% in media e incrementi importanti per i singoli prodotti che vanno, sottolinea la Coldiretti, dal +72% per il vino al +59% per la pasta, dal +50% per la frutta e verdura conservata al +39% per quella fresca fino al +38% per l'extravergine di oliva nell'arco degli ultimi undici anni. Un successo che oggi è sotto attacco a livello internazionale dei sistemi di etichettatura a colori come il Nutriscore francese e quello a semaforo inglese che promuovono cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e sfavoriscono l'olio extravergine di oliva, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma. o modificate. Si tratta infatti, di un sistema fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.
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