/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nel Mar Tirreno è record di microplastiche sul fondale

Nel Mar Tirreno è record di microplastiche sul fondale

Fino a 1,9 milioni di pezzi per metro quadro

02 maggio 2020, 09:50

Redazione ANSA

ANSACheck

Le microplastiche sono frammenti più piccoli di un millimetro (fonte:5Gyres - Oregon State University, CC BY-SA 2.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le microplastiche sono frammenti più piccoli di un millimetro (fonte:5Gyres - Oregon State University, CC BY-SA 2.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Le microplastiche sono frammenti più piccoli di un millimetro (fonte:5Gyres - Oregon State University, CC BY-SA 2.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel Tirreno è presente la più alta concentrazione di microplastiche mai misurata nei fondali marini del mondo: nello specchio di mare compreso fra Toscana, Lazio, Sardegna e Corsica si possono contare fino a 1,9 milioni di frammenti per metro quadrato. Lo indica lo studio pubblicato su Science dalle università di Manchester, Durham e Brema, insieme al Centro oceanografico britannico (Noc) e l'Istituto francese di ricerca per lo sfruttamento del mare (Ifremer).

Le microplastiche ritrovate nei fondali del Tirreno sono costituite per lo più da fibre tessili che non vengono efficacemente trattenute dagli impianti di trattamento delle acque reflue. Le analisi dei campioni, incrociate con le mappe dei fondali e i modelli delle correnti marine profonde, hanno permesso di capire che le microplastiche non sono distribuite in maniera uniforme: in realtà si concentrano e depositano in aree specifiche, degli hotspot che rappresentano per i fondali quello che sono le 'isole di spazzatura' per le acque più superficiali.


Rappresentazione grafica dello spostamento delle microplastiche sul fondale marino (fonte: Ian Kane)

Il 'motore' di questi spostamenti sono le stesse correnti marine profonde che portano ossigeno e nutrienti: ciò significa che le microplastiche finiscono per accumularsi nei punti dove si concentra la maggiore biodiversità marina, rischiando di essere più facilmente assorbite o ingerite da parte degli esseri viventi che popolano gli abissi.

Lo studio è il primo a evidenziare il legame diretto che unisce le correnti alla concentrazione di microplastiche: per questo i ricercatori sperano che possa essere utile per prevedere le aree dei fondali marini che nel mondo sono più interessati da questo fenomeno, potendo così esaminare direttamente l'impatto che le microplastiche hanno sull'ecosistema marino.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza