Facebook deve prendere misure più
stringenti per evitare di raccogliere dati sensibili dalle app
di terze parti legate alla salute, come quelle per le diete o
che monitorano la gravidanza. Lo afferma il Department of
Financial Services dello stato di New York, al termine di
un'indagine iniziata nel 2019 a seguito di un'inchiesta del Wall
Street Journal che aveva denunciato la pratica.
Secondo il rapporto finale dell'indagine, le app hanno
condiviso dati come diagnosi, pressione sanguigna e persino
periodi fertili con il social, che li ha raccolti attraverso il
proprio Software Development kit, una applicazione condivisa
gratuitamente con gli sviluppatori.
A seguito dell'indagine, il social ha sviluppato un sistema
di screening che individua e blocca le informazioni sensibili e
ha annunciato l'avvio di procedure per rendere più chiaro agli
sviluppatori l'obbligo di prevenire la trasmissione di dati
sensibili.
Queste misure sono "un importante primo passo", spiega Linda
Lacewell, a capo dell'indagine, alla Abc, ma devono essere
accompagnate da altri provvedimenti. "Facebook ha dato
istruzioni a sviluppatori di app e siti di non condividere
informazioni personali mediche, finanziarie e di altra natura -
spiega -. Continuando a fare affare con chi ha violato le norme,
il social si è messo nelle condizioni di approfittare di dati
sensibili che non avrebbe dovuto avere. I consumatori meritano
di meglio".
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