/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

I casi di dengue sono aumentati dell'86% in Argentina

I casi di dengue sono aumentati dell'86% in Argentina

Finora già 79 morti. Ma il governo per ora scarta il vaccino

BUENOS AIRES, 21 marzo 2024, 09:10

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo il Brasile, dove si sono registrati quasi due milioni di casi in meno di tre mesi, sale l'allarme dengue anche in Argentina: nel paese viene segnalato un aumento dell'86% (102mila casi) nelle prime dieci settimane del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Secondo l'ultimo bollettino epidemiologico del ministero della Salute, pubblicato il 15 marzo, almeno 79 persone sono morte finora per la malattia dall'agosto 2023.
    Nonostante l'epidemia in corso, destinata a diventare la peggiore nella storia del Paese sudamericano, il governo del presidente ultraliberista, Javier Milei, dichiara di non avere intenzione di offrire il vaccino alla popolazione.
    "Per ora non lo riteniamo necessario", ha detto il portavoce della Presidenza, Manuel Adorni, secondo il quale, vaccinando la popolazione adesso, "l'immunizzazione sarà raggiunta in quattro mesi, quando la zanzara non sarà più un problema". Ed ha aggiunto che "anche l'efficacia del vaccino non è stata dimostrata".
    Adorni ha tuttavia precisato che il ministero della Salute argentino monitora costantemente la situazione e che "quando sarà necessario cambiare qualcosa nella normativa, o nell'obbligatorietà del vaccino, ciò sarà fatto".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza