L'esposizione prolungata
all'inquinamento atmosferico minaccia di aumentare in maniera
significativa il rischio d'infertilità: a rilanciare l'allarme è
uno studio senza precedenti al mondo per ampiezza, condotto
sulle conseguenze causate dalla scarsa qualità dell'aria su un
ampio e generico campione di popolazione. La ricerca è stata
svolta in Cina, coinvolgendo 18mila coppie, come anticipa oggi
"in esclusiva" il britannico Guardian, e ha rivelato come quelle
residenti in zone con un livello moderatamente alto di fenomeni
inquinanti siano soggette a un 20% in più d'impatto negativo
sulla fertilità.
Lo studio non è stato in grado di determinare come e quanto
l'inquinamento dell'aria possa compromettere esattamente la
fertilità, ma precedenti ricerche, nota il Guardian - avevano
già dimostrato come le polveri sottili e altri inquinanti
potessero essere all'origine di stati infiammatori
nell'organismo di uomini e donne, in grado di danneggiare la
produzione di uova e spermatozoi.
Conclusioni che - secondo Qin Li, ricercatore del Centre for
Reproductive Medicine dell'Università di Pechino, e coordinatore
di quest'ultimo lavoro - non possono non allarmare chiunque
voglia diventare genitore. "Ormai sono numerosi gli studi che
hanno accertato come l'inquinamento dell'aria sia associato a
diversi effetti negativi sulle gravidanze - ha dichiarato Qin Li
-. E il campione utilizzato nel nostro studio proviene da una
porzione vasta e generalizzata di popolazione, con risultati che
riteniamo dunque validi ad ampio spettro".
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